Dopo aver ritrovato l’amore con Franca, Mimmo si rimbocca le maniche: si sposa, compra un appartamento a rate, accetta di puntare tutto sulla sua musica, su quelle canzoni che scrive da sempre soprattutto per se stesso. Il mondo canoro italiano, in quel momento, è incarnato nei brani di Claudio Villa, Giorgio Consolini, Gino Latilla, Achille Togliani, tutti lacrime, sospiri, e melodie sdolcinate. Mimmo lo rifiuta, cerca altro. La forza epica e popolare della sua musica è rivoluzionaria, antica e moderna allo stesso tempo, italiana e mediterranea assieme. E i suoi testi raccontano la vita vera, i sogni veri, e le sofferenze vere di chi subisce ingiustizie, lotta, e certe volte soccombe. Arrivano così per Mimmo i primi successi, i primi dischi incisi per la RCA, l’attenzione del pubblico.